giovedì 19 settembre 2013

L'amicizia

Londra - L'amicizia non si misura con i soldi. Almeno così dovrebbe essere. Ma nella realtà e nel 99% dei casi di "amicizia" questa non è realtà.

1.850 sterline, 100 euro, 250 dollari, è la misura dell'amicizia?

Non credo.

Il grande Giacomo Leopardi disse che: "È vero, come predica Cicerone, che la virtù è il fondamento dell’amicizia, nè può essere amicizia senza virtù; perchè la virtù non è altro che il contrario dell’egoismo, principale ostacolo all’amicizia."

Le sue parole per me sono verità: il proprio ego che desidera sovrastare l'ego dell'altro è un'ostacolo insormontabile all'amicizia.

Quando si salva l'amico da una situazione grave economica, quando si aiuta ad uscire da una relazione pericolosa, quando lo si abbraccia per distoglierlo da gesti suicidi, quando lo si consiglia o lo si presenta per la soluzione di un problema sanitario, quando lo si chiama per un lavoro, magari ad un figlio, ecco, tutto questo che prezzo ha?

Credo, zero. Zero sterline, zero euro, zero dollari.

Ma chi riceve non deve dimenticare il salvataggio avuto, l'aiuto ricevuto, l'abbraccio consolatore, il consiglio concesso o la chiamata ascoltata.
 
Quindi...lasciamo il nostro ego.
L'amicizia è la nostra ancora di salvezza, per essere sicuri di aver vissuta una vita all'insegna di un valore pieno e giusto.

Riccardo Cacelli

martedì 3 settembre 2013

Il valore ed il perchè della propria vita


Londra - Un mio amico dottore che si occupa di oncologia pediatrica mi ha scritto queste parole.

"Quando decisi di studiare medicina decisamente non sapevo cosa significasse davvero esser medico. Poi ho "conosciuto", altrettanto per caso, il mondodell'oncologia pediatrica e li è nata una passione. La sfida giornaliera per la vita o la morte della più indifesa delle creature, un bambino. Ora, dopo ormai molti anni, la passione è maturata in una scelta precisa. Non so se ciò che mi è "capitato" sia in fondo la mia "missione", è una parola troppo im portante per me, ma certamente gli assomiglia molto, sempre più. Questo solo per dirti che apprezzo e condivido particolarmente le tue parole riguardo la sofferenza che ci proponiamo di alleviare, ognuno a suo modo. Sono con te, se può servire.

E' la sfida, o meglio la vera missione alla quale sia stati chiamati a fare.
Una mattina, da solo, dopo un sonno tranquillo ed un sogno indimenticabile, ecco apparire di fronte a me colei che mi chiedeva una missione da compiere.

Da allora la mia vita è cambiata.
Prima non capivo e mi chiedevo tanti perchè.
Improvvisamente ho capito.
Ho capito il percorso di tutta la mia vita e credo che lo abbiano capito anche i miei genitori e mi auguro anche mia figlia.

Ho capito che soldi sono importanti, ma non sono tutto.
Il valore di una vita non si misura per quanto vale il patrimonio di una persona.
Si misura per quello che uno ha fatto per gli altri.

E' questa secondo me la domanda alla quale dobbiamo rispondere quando saremmo di fronte a Dio.

Almeno per i credenti.
Per gli atei, è molto più semplice.
La domanda non esiste.
Però a loro la domanda gliela faccio: perchè accumulate patrimoni quando loro non vi seguiranno dopo la morte?

Quanto vale assistere un bambino nelle ultime ore di vita?
Quanto vale aiutare i genitori, il fratello o la sorella del bambino colpito da un cancro?

Se poi si riesce ad aiutarne più di uno, aiutare più di una famiglia, il valore è immenso.

E' il valore di una vita.
Saper donare il proprio sapere, la propria esistenza, il proprio patrimonio, è il motivo per il quale siamo nati e forse anche il motivo per cui sono nati i nostri figli.  

Riccardo Cacelli