martedì 27 agosto 2013

Unità, è la parola chiave per superare le difficoltà

insieme verso il successo
Londra - Quando una comunità si trova in difficoltà si unisce.
Quando una famiglia si trova in difficoltà si unisce ancor di più.

Quando un team si trova in difficoltà si unisce per superare insieme il problema.
Quando si è in difficoltà si superano i dissapori, le divisioni e le incomprensioni.

Questo vale in tutte le varie forme di convivenza.

Anche un emerita quando è in difficoltà pur solo supera se stesso, dialogando con la propria anima.
Con il proprio io.

Così dovrebbe essere.
Ma così, molte volte, non lo è.

Un paese è costituito da una società formata da cittadini, il "popolo", di vari credi religiosi, di due sessi, di varie razze, di molte lingue, di diversi orientamenti politici ed anche di  diverse condizioni sociali ed economiche.

Solo insieme un Paese può uscire dalla crisi a cui è attanagliato mettendo, per un momento, gli interessi nazionali, quindi di tutta la società, prima rispetto agli interessi di parte siano essi religiosi, ppolitici ed economici.

Si vince tutti.
Si perde tutti.

E' questo il risultato finale.

Con delle percentuali diverse.
Se una società lavora e collabora insieme, la possibilità di vittoria è vicina al 100%.

Se una società lavora con l'utilizzo solo delle individualità politiche religiose sociali o economiche la possibilità di vittoria è ridotta all'1%.

E' l'unità, la forza che ci è stata data per superare le difficoltà.
Insieme ed uniti verso il successo.

Non per noi ma per il gruppo che rappresentiamo e di cui siamo membri importanti.
Un gruppo che si chiama: popolo o nazione.

Decidete voi come chiamare il gruppo.

 E' l'identità che sarà scritta nei libri di storia.

Riccardo Cacelli


Riccardo Cacelli | Crea il tuo badge

sabato 24 agosto 2013

Il buono ed il cattivo

Il buono ed il cattivo.
Non sono solo due aggettivi distinti e distanti tra loro.
A volte possono essere molto vicini perchè facce della stessa medaglia o meglio dell'anima.

Girano la medaglia che hanno dentro l'anima secondo le circostanze e le convenienze.

Quando partecipano alla vita sociale sia essa culturale mondana religiosa creano negli altri un'immagine positiva, di bontà d'animo, con un'aureola di prossima santità.

Quando rientrano nella loro vera vita, sono degli autentici mostri di cattiveria.
Cattiveria d'animo, cattiveria verso il partner, cattiveria verso i figli,  cattiveria verso i colleghi o i dipendenti, cattiveria gratuita verso il prossimo.

Umano o animale.

La vita accanto a loro è un'inferno. E nessuno (pochi) crede che ciò sia possibile.

".....era una brava persona... " quante volte abbiamo sentito o pronunciato questa frase dopo che la vera ed autentica faccia della medaglia diuna perosna si è mostrata al mondo per quello che effettivamente era?

Molte!

Partecipano od organizzano raccolta di fondi per beneficienza (ma sono fondi utili ma non puliti), sono i primi ad impegnarsi dove esiste o prevedano che esista visibilità mediatica.

Apparire e non essere, è il primo "sintomo" della doppia personalità.

Tra le mura domestiche si perpretano veri e propri linciaggi morali e fisici.

Si deve interventire sull'anima di questi individui.

Come?

E' dificile trovare una terapia a questa grave malattia dell'anima. 

Probabilmente parlandoci, sicuramente pregando per loro e coloro che da loro subiscono violenza.

Ognuno di noi, con il nostro esempio quotidiano di vita cristiana,  deve essere il testimonial del buono.

Essere esempio per i nostri figli, affinchè loro siano eredi di una vita piena e giusta.   

Solo così possiamo sconfiggere il cattivo.

Riccardo Cacelli

giovedì 22 agosto 2013

Inizia una nuova avventura.. Lettere al Mondo

Londra - Voglio iniziare oggi un mio blog per lasciare al Mondo le mie "Lettere".
Alcune serie altre meno serie, ma tutte orientate verso il miglioramento dell'umanità attraverso il pensiero di una persona semplice e cristiana. Così credo di essere. Mi auguro di riuscirci.

Riccardo Cacelli